Storia dello Zoo di Vincennes

Costruito su pressione popolare, lo zoo di Vincennes è risorto dalle sue ceneri nel 2014, dopo una storia quasi centenaria. L’avventura del Parco Zoologico di Parigi, più comunemente chiamato Zoo di Vincennes, inizia negli anni ’30. Ci sono stati molti colpi di scena fino alla riapertura definitiva del parco nel 2014. Tra esaltazione e ristrutturazione, ecco l’incredibile storia delle peripezie dello Zoo di Vincennes.

L’esposizione Universale del 1931

girafes zoo de Vincennes 1931
Esposizione universale del 1931

L’esposizion coloniale, organizzata nel bosco di Vincennes nel 1931, diede l’impulso alla creazione dell’attuale giardino zoologico di Parigi.

Quest’ultima ha attirato più di 5 milioni di visitatori nello zoo, creato proprio per l’occasione. Il successo fu talmente clamoroso che l’attività, concepita nel bosco di Vincennes, si prolungò fino al 1932.

L’entusiasmo suscitato tra la popolazione parigina venne trasmesso anche dalla stampa. La pressione esercitata sul Museo di Storia Naturale della città, inoltre, fu tale che si decise di creare un giardino zoologico in continuità all’esotismo dell’esposizione coloniale.

L’inaugurazione nel 1934

zoo de Vincennes 1934
Lo zoo nel 1934

Basato sul modello architettonico dello zoo di Amburgo, il giardino zoologico di Parigi prese lentamente forma sotto l’impulso di Charles Letrosne, uno dei più grandi architetti dell’epoca. Dall’installazione della Grand Rocher, alla scelta delle specie animali, nulla è stato lasciato al caso.

Lo zoo di Vincennes venne inaugurato il 2 giugno 1934 sotto la guida del presidente della Repubblica Albert Lebrun. La cerimonia fu grandiosa e il parco ottenne un grande successo fin dalla sua prima apertura. Solo nel 1934, lo zoo di Vincennes accoglieva già milioni di spettatori.

Il grand rocher

grand rocher zoo de Vincennes
Il Grand Rocher nel 1934

La realizzazione del progetto del giardino zoologico a Parigi richiese 3 lunghi anni.

Fin dall’inizio del progetto, il Grand Rocher fu il punto architettonico culminante del parco.

Istituito nel 1907 nello zoo di Amburgo, il Grand Rocher fu il nuovo elemento architettonico che rese famosi i giardini zoologici dell’epoca.

Pratico ed estetico con un’altezza di 65 metri, quest’ultimo permise di nascondere i locali tecnici e le aree di detenzione degli animali. Il Gran Rocher aveva anche il compito di mostrare un aspetto «naturale» degli spazi di vita degli animali. Questi non furono più presentati al pubblico in gabbie ma in spazi aperti, adiacenti alla roccia e separati dai visitatori attraverso dei fossati.

Se questo processo migliorò notevolmente il comfort della popolazione che passeggiava nel parco, rappresentò anche un maggiore vantaggio per gli animali.

Un ascensore situato all’interno del parco portava i visitatori ad un belvedere da cui potevano godere di una vista unica sull’Est parigino.

Le specie animali dell’epoca

éléphant de mer zoo de Vincennes
Un elefante marino allo zoo di Vincennes nel 1936

Le specie animali venivano selezionate con cura per soddisfare la curiosità del pubblico.

Fin dall’esposizione coloniale del 1931, gli animali «esotici» hanno riscosso maggior successo. I dirigenti dello zoo, quindi, hanno deciso di integrare principalmente queste specie nel giardino zoologico inaugurato nel 1934.

Le prime specie a colonizzare il parco sono stati i grandi mammiferi: elefanti, giraffe, orsi… Un gran numero di animali sedusse i numerosi visitatori. Anche le specie rare, a volte poco conosciute, trovarono il loro posto all’inaugurazione del giardino zoologico: okapi, panda giganti ed elefanti marini, riuscirono a stupire lo sguardo del pubblico.

Nei decenni successivi, il numero di specie animali rappresentate continuò a crescere. Oggi, gli animali popolano tutti i continenti e sono presenti tutti i biotipi nello zoo di Vincennes.

I primi lavori nel 1994…

Lo zoo attraversa i decenni con un successo sempre più crescente. Eppure, negli anni ’90, si avvertì la necessità dei primi lavori.

Nel 1982, lo zoo di Vincennes fu costretto a chiudere l’accesso al Grand Rocher. La struttura in calcestruzzo si indebolì e i locali all’interno non potettero più essere utilizzati. Furono necessari dei lavori di ristrutturazione per riabilitare il luogo.

Nel 1994, finalmente, la struttura ritrovò la sua superba bellezza. Consapevole del valore del parco per il paese, lo Stato stanziò un aiuto di 15 milioni di euro per ristrutturare questo luogo di culto. L’inaugurazione del Grand Rocher, ormai rinnovato, avvenne il 9 novembre 1994.

Poi nel 2005

Le ristrutturazioni del 1994 furono il preludio a lavori di più ampia portata. Gli impianti mostravano segni di usura inquietanti e richiedevano mezzi colossali per essere ripristinati.

A partire dal 2002, il Museo di Storia Naturale, da cui dipende lo Zoo di Vincennes, fu obbligato a prendere misure conservative a causa della vetustà di alcune strutture. Così, intere zone dello zoo vennero chiuse.

Dal 2004, molti eletti si allarmarono e chiesero mezzi allo stato per intraprendere i lavori necessari alla riabilitazione del giardino zoologico di Parigi. É giocoforza constatare che questi ultimi vennero ascoltati dai più alti responsabili dello Stato, uno per volta, e che vennero sbloccati mezzi di grande portata per soddisfare la loro richiesta. Ormai fu una certezza: i lavori sarebbero stati ripresi.

La chiusura dello zoo nel 2008

Una profonda ricostruzione dello zoo richiese la chiusura completa e l’evacuazione degli animali.

Nel 2005, lo zoo di Vincennes viene ufficialmente considerato in costruzione. Le prime fasi si succedono senza intoppi ma non possono impedire la chiusura completa dello stabilimento per completare la trasformazione dei locali.

Nel 2008 è stata organizzata una grande festa per la chiusura dello zoo di Parigi. La folla si affretta un’ultima volta per vedere o rivedere il luogo che ha reso felici tre generazioni. Gli animali devono trovare buoni siti di accoglienza ed essere trasferiti.

La riapertura dello zoo nel 2014

enclos des babouins
Recinto dei babbuini

Nel 2014, lo zoo di Vincennes riapre le sue porte dopo più di 3 anni di lavori ininterrotti.

Completamente trasformato, lo zoo di Vincennes ha subito una ricostruzione integrale. La superficie completa dei luoghi è stata fortemente aumentata.

L’iconico Grand Rocher si erge ancora sopra il parco, ma è chiuso, per cui non si può ancora salire. Si prevede che questa montagna artificiale sarà nuovamente riaperta al pubblico nel 2024 e che ospiterà delle mostre.

Un punto d’onore, inoltre, è stato portato al benessere degli animali. Oggi sono distribuiti in aree tematiche le quali riproducono i loro biotopi naturali. In totale, lo zoo di Vincennes comprende più di 3000 animali suddivisi in 255 specie.

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